Censura a Scurati è operazione violenta di chi pensa di gestire privatamente l'informazione Rai
Michele Santoro presenta Michele Santoro presenta
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 Published On Apr 25, 2024

"Sono convinto della necessità del Servizio pubblico per garantire un'informazione democratica al paese. Quello che sta accadendo mi preoccupa molto", commenta Riccardo Cucchi, giornalista e scrittore, che per oltre 40 anni ha lavorato all'interno della tv pubblica. "Il mio sogno è sempre stato quello di avere una Rai autenticamente indipendente, ma questo non è possibile. E' sotto gli occhi di tutti un cambiamento che ha portato la Rai a dipendere dal governo. Questo è ingiusto perché dovrebbe rispondere al Parlamento che è l'organo rappresentativo dei cittadini".

Per il giornalista la lottizzazione non era la panacea, ma "garantiva la presenza di più forze, sia culturali che politiche". In questo modo si va verso una occupazione di una sola parte politica, senza considerare chi dovrebbe essere il vero editore del Servizio pubblico: i cittadini che pagano il canone".

Parlare di censura nel 2024, con i mezzi tecnologici a disposizione, per Cucchi, è da folli: "è un'operazione violenta di chi pensa di poter gestire privatamente l'informazione pubblica. Non può esistere giornalismo senza libertà di espressione da parte dei giornalisti".

#Rai #censura #Scurati

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